Come abbassare la frequenza di rimbalzo?

12 Novembre 2015Scritto da mario4

Lavorare sulla frequenza di rimbalzo relativa al proprio sito web è davvero importante, semplicemente perché questo parametro ci aiuta a comprendere se al momento stiamo lavorando nel modo giusto, o se sarà opportuno intervenire per apportare dei miglioramenti al fine di coinvolgere sempre più il grande pubblico. Attorno a questo valore, chiamato anche bounce rate, spesso si fa tanta confusione, perché si pensa a quale debba essere il valore giusto, ma vi diciamo subito che una frequenza alta è un segnale negativo, significherà che i vostri visitatori, una volta arrivati sul sito in questione, non restano colpiti in modo positivo e difficilmente questi potranno tornarvi in futuro se il vostro intervento non sarà tempestivo.

Come abbassare il bounce rate?

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Beh la frequenza di rimbalzo la si potrà abbassare in tanti modi, ma prima di tutto dovrete tenere ben a mente che i contenuti del vostro sito web sono la chiave principale per arrivare non solo al cuore delle persone, ma anche alla loro mente, motivo per cui, valorizzate ogni articolo pubblicato, cercando non solo di spiegare un determinato argomento, ma offrendo anche risposte valide, soluzioni concrete, che andranno ad innescare nel lettore, una sorta di feedback positivo nei vostri confronti. Al di la di questo aspetto, vediamo di entrare ancor più nel dettaglio, parlando di alcuni elementi, come ad esempio i popup, i quali vengono sempre più utilizzati, ma se proprio sarà necessario, vi consigliamo di inserirli con criterio! Evitate di riempire il vostro sito web con pubblicità di questo tipo, perché più che invogliare il lettore, lo innervosiscono e per giunta tendono persino a rallentare il caricamento di ogni pagina, il che si traduce automaticamente in perdita di traffico ed elevata frequenza di rimbalzo nel tempo.

La velocità di un sito web è un altro parametro di grande importanza, ecco perchè ne dovrete tenere ben conto, motivo per cui cercate di limitare eventuali codici Javascript, ma non solo, perché sarà opportuno anche andare a comprimere le foto da inserire all’interno degli articoli, il tutto magari utilizzando risorse esterne, tra cui segnaliamo su tutte Tinypng e Kraken, davvero utilissimi!

Quanto conta avere un sito web responsive?

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Un sito web responsive sarà anche estremamente reattivo e questo è un bene, sia per gli internauti che agli occhi di Google, il quale come ben saprete adora siti di questo genere, curati nel dettaglio ed incredibilmente snelli, ma non solo, perché dovrà essere vostra premura anche assicurarvi che sia perfettamente visibile su dispositivi di ultima generazione, come Smartphone e Tablet.

Consigliamo a tal proposito anche di curare per bene la grafica e strutturare il sito in un modo semplice, ma efficace, in questo modo, il lettore che vi arriverà, riuscirà in poco tempo a trovare quello che stava cercando, senza perdersi o senza rinunciare e magari spostarsi su una realtà concorrente, quindi mi raccomando, fate grande attenzione! Proprio per aiutare ancor più gli internauti, consigliamo di curare le pagine 404, che tutti voi conoscerete, perchè indicano un errore, un contenuto non trovato, ma si tratta pur sempre di una pagina che potrebbe essere ottimizzata, proprio per permettere all’utente di restare sul sito e non di scappare subito via. A tal proposito inserite un messaggio simpatico, così come anche collegamenti verso la pagina principale del sito e perchè no, anche icone social, grazie alle quali potrete ricevere nuovi iscritti nel tempo. Cercate sempre di fare le cose in modo ragionato e vi assicuriamo che seguendo questi semplici consigli e creando contenuti di ottima fattura, la frequenza di rimbalzo si abbasserà notevolmente, facendo registrare un buon incremento di visitatori, oltre che una crescita costante del sito web, con l’obiettivo di diventare un vero e proprio punto di riferimento nel vostro campo!

Scritto da mario

Agile web e mobile developer, attraverso il blog mette in campo l'esperienza acquisita quotidianamente sul mondo del lavoro.

4 comments

  • Fabiana testini

    12 Novembre 2015 at 12:54

    Le pagine vanno rese interessanti e coinvolgenti….altrimenti si rischia di aumentare la frequenza di rimbalzo, per il resto la base concordo con te: poca pubblicità e non invasiva, il mobile deve essere semplificato al massimo è facilmente navigabile….

    Reply

  • Pako

    12 Novembre 2015 at 13:15

    Articolo molto interessante, grazie ! 🙂

    Reply

  • Attilio del garda

    12 Novembre 2015 at 18:38

    Complimenti per l’articolo

    Reply

  • Paolo settembrini

    25 Novembre 2015 at 8:46

    Giusti i tuoi consigli anche se il vero modo per abbassare il bounce rate (secondo me) è quello di analizzare le statistiche e capire pagina per pagina cosa non funziona , la conseguenza è applicare delle azioni mirate!!

    Reply

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